Nola, 26/10/2011- Tutta la documentazione è stata acquisita.Cartografie della rete fognaria, stato dei regi lagni , fino alla manutenzione dei canali di scolo dell’acqua piovana. Perché l’inchiesta sulla morte di Valeria Sodano, la studentessa di Pomigliano d’Arco deceduta durante il nubifragio a Pollena Trocchia, è stata ufficialmente aperta. L’accusa contro ignoti è di omicidio colposo. Ovvero responsabilità diretta nella morte della 23enne probabilmente annegata in un fiume di acqua in cui si era trasformata Via del Cimitero. Ad arricchire il dossier a firma del pubblico Ministero Carla Bianchi, ci sono le testimonianze. Innanzitutto quella dell’amica Angela miracolosamente scampata alla tragedia di quella notte, i residenti della zona che sentirono le urla della ragazza sopravvissuta, e poi i soccorritori che trovarono Valeria ancora viva incastrata sotto la sua lancia Y. Ma un elemento fondamentale per stabilire se la tragedia sia da imputare ad un tragica fatalità o a responsabilità da parte di chi era tenuto alla manutenzione dei territori. Il dato che interessa la procura è la quantità di pioggia caduta nell’area vesuviana la notte tra giovedì e venerdì. Da più parti è stato sollevata la eccezionalità del nubifragio, eccezionalità sulla quale il magistrato ha espresso i suoi dubbi .Per questo ha richiesto io rilievi pluviografici dell’osservatorio vesuviano, in base ai quali stabilire se si sia trattato di un normale acquazzone o di un evento non prevedibile. Intanto ieri a Pollena Trocchia il Consorzio di Bonifica ha provveduto alla pulizia dei regi lagni, otto ore di lavoro per rimuovere dall’alveo erbacce ma anche pneumatici mobili sacchetti e addirittura uno scaldabagno.
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